Archivio mensile:settembre 2012

La telecamera che ti riconosce e ti cerca su Facebook

Privacy? Una cosa che appartiene sempre di più al passato, sembrerebbe. A dare un’altra picconata al sempre più fragile muro della riservatezza e dell’anonimato l’invenzione di un’azienda americana che ha realizzato un sistema di riconoscimento facciale che identifica le persone inquadrate dalla telecamera e le riconosce tramite il loro profilo Facebook.

L’idea nasce per consentire agli utenti di usufruire dei buoni sconto che molti negozi offrono ai loro fan su Facebook, ma che molte persone si dimenticherebbero di sfruttare. Con il riconoscimento automatico viene effettuato il “check-in automatico” che permette di usufruire degli sconti. Al momento, solo gli utenti che autorizzano l’applicazione di riconoscimento automatico ad usare i dati del loro profilo facebook possono essere riconosciuti, ma è sicuramente una dimostrazione della possibilità di elaborare e tracciare ogni informazione messa online.

iPhone 5: alla Apple costa solo 185 euro

Lunghe file di appassionati hanno atteso l’uscita del nuovo smartphone Apple. Pare proprio il megafonino più cool del momento però ha un costo, non proprio irrisorio. Si va dai 729 ai 949. Non poco. Sicuri che tale cifra sia proprio ‘necessaria’ per produrre un telefono di qualità? Chiedetelo agli analisti di iSuppli, secondo i quali il prezzo di fabbrica del nuovo iPhone 5 arriva al massimo a 238 dollari (185 euro).


Ciò significa che l’iPhone 5 da 64 giga ci costa 711 euro in più rispetto a quanto spende Apple. Il modello di fascia bassa da 16 Gb, secondo iSuppli, costa solo 199 dollari all’azienda, con un aumento di appena 89 dollari per la versione da 32Gbyte.

Non servono esperti del settore né tantomeno analisti per sapere che il rincaro effettuato da Cupertino è un tantinello elevato. Per correttezza di informazione, va precisato che queste valutazioni sono di carattere preliminare e hanno preso in considerazione solo l’hardware e costi di produzione, e non comprendono le altre spese come il software, le licenze e i canoni.

Ma non è tutto. “L’iPhone 5 presenta una grande somiglianza con l’iPhone 4S, in termini di fornitori di componenti,” ha dichiarato Andrew Rassweiler, analista principale. “Ma al di là di questa somiglianza superficiale, ci sono alcuni cambiamenti importanti nella progettazione del prodotto e nelle parti che consentono importanti aggiornamenti che consentono di migliorare l’esperienza degli utenti. Si va dal processore più veloce delle applicazioni, al display più grande, all’interfaccia ad alta velocità 4G LTE”. Migliorato rispetto al passato, ma non troppo in fin dei conti, almeno secondo gli analisti americani.

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Mentre la maggior parte dei produttori fa un grande sforzo per semplificare i disegni, riducendo al minimo il numero totale di parti meccaniche e dispositivi di fissaggio nei loro prodotti, Apple sembra andare nella direzione opposta con l’iPhone 5,” ha dichiarato Kevin Keller, senior principal analyst di IHS. “L’iPhone 5 comprende anche parti meccaniche in più rispetto ai modelli precedenti di iPhone, con un conseguente montaggio molto complesso”.

fonte:greenme.it

la casa che produce energia e cibo

                                        

Una casa ecologica, efficiente e a prova di crisi è la Zero Carbon House, un edificio che produce energia e cibo a sufficienza e in condizioni proibitive. La casa sorge nell’isola britannica di Unst, una  terra senza alberi e soggetta a forti venti, ed appartiene ai coniugi Reas, che dopo aver visto la propria vecchia casa crollare per la forza della natura hanno deciso di metter in piedi un edificio resistente, efficiente e sostenibile.

La casa efficiente Zero Carbon House sfrutta l’energia eolica: un sistema di ventole eoliche e batterie trasformano i venti che tirano regolarmente a 160 km/h in energia elettrica, producendo tutta la corrente necessaria al fabbisogno della famiglia. L’illuminazione è a Led, mentre il riscaldamento è affidato a una pompa di calore aria/acqua e a delle vasche sotterranee dove viene conservata l’acqua. Le pareti sono coibentate, in maniera da isolare completamente la casa.

Non solo. La Zero Carbon House e i coniugi Reas possono contare anche su una serra idroponica , dove crescono limoni, viti e tanti altri ortaggi che permettono alla famiglia di risparmiare sulla spesa alimentare ortofrutticola.

fonte: ecoseven.net

Le cause e i perché del sonnambulismo

Chi ha parenti o amici che ne soffrono riconosce bene i sintomi di questo disturbo. Il  sonnambulismo spaventa e incuriosisce allo stesso tempo la maggior parte delle persone, ma soprattutto sorprende nella notte, in modo improvviso, chi ne è soggetto. Leggi il resto di questa voce

Niente fumo allo Stadio, a partire dalla prossima stagione

Allo stadio non si potrà più fumare. L’Osservatorio nazionale sugli eventi sportivi, organismo del Ministero degli Interni, ha approvato nella riunione di ieri un ordine del giorno che introduceva il divieto di fumo sugli spalti. Il provvedimento non è comunque ancora operativo e dovrà essere discusso con tutte le parti interessate, ma l’obiettivo dell’Osservatorio è quello di vietare il fumo sugli spalti a partire dall’inizio della prossima stagione. Dal prossimo Agosto, gli spettatori che vorranno avere accesso alle partite della loro squadra del cuore dovranno rinunciare, per qualche ora al loro vizio. Leggi il resto di questa voce

Il cestino che prende al volo le cartacce lanciate

Ha dell’incredibile ciò che ha fatto un modder giapponese, FRP. Stanco di doversi alzare dalla sedia per dover raccogliere tutte le cartacce che lanciava in aria mentre era lì a studiare o progettare qualcosa, ha pensato di far fare tutto al suo cestino. Ed ha subito ideato e messo in pratica un metodo per far muovere automaticamente il cestino della carta straccia per raccogliere al volo ciò che viene lanciato.

Vi sembrerà assurdo. Eppure è così. FRP ha progettato per bene una soluzione al suo “problema” realizzando alla perfezione un interessantissimo prototipo. Ha inizialmente modellato il tutto al computer per poi realizzare la base che permette al cestino di muoversi, prima dal punto di vista meccanico, poi elettronico. La ciliegina sulla torta è il meccanismo utilizzato per identificare gli oggetti che vengono lanciati in aria e rilevarne traiettoria e velocità per poi prevedere in quale punto cadranno. Il sistema escogitato utilizza poco di meno che Kinect, installato sulla parete della stanza in modo da rilevare gli oggetti “in volo” ed azionare il movimento delle ruote del cestino. Da non credere, vero?

Il cane in spiaggia tiene lontano i batteri

cani spiaggia
Se siete appena tornati dalle vacanze al mare e avete litigato col vicino d’ombrellone per il semplice fatto di aver portato con voi il vostro caro Fido, la notizia è di quelle da segnare. Un nuovo studio realizzato dall’Environmental Protection Agency (EPA) ha scoperto che i cani in realtà ripulirebbero le spiagge dai microbi.
Guidati da Reagan Reed Converse, microbiologo ambientale dell’EPA a Chapel Hill, gli scienziati hanno dimostrato che la presenza dei cani al mare mantiene i gabbiani lontano dalla spiaggia evitando che i loro escrementi, ricchi di microbi, possano sporcare sabbia e mare.
I gabbiani sono tra gli animali più sporchi visto che si alimentano anche rovistando tra la spazzatura. Nelle loro feci gli esperti hanno trovato l’Escherichia coli e Enterococcus, che 

possono provocare diverse malattie. Come fare allora per allontanarli in modo ‘naturale’, spingendoli a cacciare in mare, a tutto vantaggio anche della loro salute? Semplicemente portando in spiaggia anche i cani.

In passato, i ricercatori del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti avevano usato metodi poco ortodossi per cercare di ridurre le popolazioni di gabbiani sulle spiagge “oliando” i loro nidi, ossia spruzzando olio sulle uova.
Evitando di far loro del male, la nuova ricerca dell’EPA, ha raccolto prima dei campioni di acqua sulla spiaggia per i primi 11 giorni dell’agosto del 2011 per ottenere una conta iniziale dei batteri. Poi gli esperti ha dato libera uscita ad un branco di cani a North Beach, dopo aver eliminato tutte le altre fonti di inquinamento, quali il dilavamento delle acque reflue, lasciando i gabbiani come fonte primaria di contaminanti nell’acqua.
Dalle analisi successive, è emerso che i cani avevano avuto un impatto significativo sulla riduzione dei batteri e dell’inquinamento. Il team di ricerca ha analizzato i campioni in laboratorio misurando le concentrazioni di E. coli, Enterococcus, e altri contaminanti, rilevando la presenza di batteri potenzialmente patogeni come Salmonella e Campylobacter (che comprende una specie C. jejuni, che provoca la gastroenterite) prima dell’arrivo dei cani. Dopo 9 giorni dal loro arrivo, i batteri patogeni, soprattutto l’E.Coli e l’Enterococcus erano diminuiti rispettivamente del 29% e del 38%.
Tutti contenti? Forse i gabbiani un po’ meno.

Wang Cai, il cane cinese che ogni giorno attende il padrone fuori dalla banca. ( video)

Wang Cai cane cinese, Wang Cai, cane Cina
Si chiama Wang Cai, ed un cane cinese che tutti i giorni, dalle 9 alle 17, siede davanti alle porte di una banca, in attesa del suo padrone. Si muove appena, non accetta cibo e allontana qualsiasi altro cane si avvicini a lui: Wang Cai  dimostra così la sua assoluta fedeltà al padrone, che lo ha salvato quattro anni dalla strada.
Wang Cai, il cane sentinella cinese, è un trovatello e dal momento in cui è stato accolto nella famiglia, è diventato la guardia del corpo del padrone: lo accompagna fino alla banca e lì lo attende fino alla fine del turno. Avvolto nel suo cappottino rosso e nero, e totalmente assorto nel suo compito, Wang Cai non si fa distrarre da niente e nessuno, così come mostrato da un video in circolazione sul web.
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Wang Cai, il cane cinese che attende il padrone fuori dalla banca, potrebbe diventare per i cinesi un cane simbolo come Hachiko, l’akita giapponese che ha atteso per dieci anni alla stazione Shibuya di Odate il ritorno del padrone deceduto.
                             

I 10 migliori rimedi naturali per proteggere il cane dalle pulci

 rimedi pulci
Ai prodotti antipulci più conosciuti possono essere sostituiti prodotti a base naturale come spray o polveri, ma anche shampoo antipulci realizzati con l’impiego di ingredienti vegetali. Sarà inoltre necessario occuparsi scrupolosamente della pulizia della cuccia del cane e dei luoghi della casa a lui riservati, in modo da evitare una eccessiva propagazione dei parassiti. Se vi sarà necessario ricorrere a medicinali, seguite scrupolosamente le istruzioni fornite dal veterinario e conservateli lontano dalla portata dei bambini.

1) Trattamenti localizzati

Il veterinario saprà certamente consigliarvi i trattamenti localizzati contro le pulci più innocuiper il vostro animale domestico, ma certamente efficaci, da applicare al bisogno ed in piccolissime quantità. Si tratta solitamente di prodotti in gocce che intervengono direttamente sul ciclo di vita delle pulci e le cui quantità di applicazione si basano sulla taglia del cane. E’ possibile informarsi in proposito sulla possibilità di applicare rimedi antipulci a base omeopatica o naturale e privi di qualsiasi effetto collaterale.

2) Pillole mensili

Nel caso i trattamenti localizzati non si rivelino sufficienti, il veterinario potrà indicarvi la possibilità di somministrare al vostro cane delle pillole a scadenza mensile a scopo preventivo o in grado di controllare gli attacchi da parte delle pulci. La somministrazione di pillole è adatta in particolare ai possessori di cani con bambini piccoli, perché eviterà a questi ultimi di entrare a contatto con antipulci potenzialmente tossici applicati sul pelo del cane. E’ bene affidarsi a medicinali il più possibile privi di effetti collaterali e farvi ricorso solamente in caso di estrema necessità. Una buona soluzione è rappresentata, ad esempio, dalle compresse a base di aglio anche se diventa efficacie solo per interrompere il ciclo delle larve, ma non per le pulci già adulte

3) Shampoo antipulci naturale

Esistono in commercio degli shampoo antipulci completamente naturali, a base di estratti vegetali e contenenti sostanze atossiche come l’aloe vera o la citronella, in grado di proteggere il cane dagli attacchi delle pulci e di mantenere lucido ed idratato il suo manto peloso. Solitamente si consiglia di applicare simili trattamenti ogni due settimane.

4) Collare antipulci naturale

I collari antipulci comunemente in vendita vengono trattati con sostanze che potrebbero rivelarsi in grado di irritare la cute del cane, andando a provocare fenomeni di prurito che si aggiungerebbero a quelli già purtroppo provocati dalle pulci. E’ possibile realizzare un collare antipulci naturale applicando su di un laccio o un fazzoletto di stoffa, che verrà in seguito arrotolato su se stesso, 10 gocce di olio essenziale di eucalipto e 10 gocce di olio essenziale di lavanda. Altri oli essenziali adatti sono quelli di menta, cedro e citronella.

5) Polvere antipulci naturale

Nel caso si utilizzino le comuni polveri antipulci, sarà necessario premurarsi di applicare il prodotto in quantità non eccessive, avendo l’accortezza di proteggere la bocca e gli occhi del cane nel corso dell’applicazione. E’ bene sapere che esistono in commercio delle polveri antipulci naturali inodori ed innocue per l’animale, che possono essere applicate sul suo pelo oppure nella cuccia, al fine di allontanare le pulci.

6) Spray antipulci naturale

Un discorso analogo vale per gli spray antipulci comuni, che dovranno essere utilizzati con attenzione, soprattutto in presenza di bambini piccoli. E’ possibile altrimenti fare ricorso a spray antipulci naturali a base di oli essenziali e che non contengano pesticidi pericolosi. Essi potranno essere precedentemente applicati su di un panno da passare sul pelo del cane con delicatezza.

7) Pulizia della casa

Per prevenire l’espandersi della presenza di pulci, che si annidano preferibilmente in luoghi umidi e bui, è necessario effettuare una pulizia accurata dei luoghi della casa frequentati dal cane,della cuccia e dell’automobile, nel caso vi venga trasportato abitualmente. Per tutti questi luoghi si consiglia il ricorso ad un aspirapolvere. Lavate spesso i cuscini e le coperte utilizzati dal cane con acqua e sapone naturale e riservate il medesimo trattamento ai suoi giocattoli, che potranno essere strofinati periodicamente con acqua e aceto

8) Spray antipulci per ambienti

Si trovano in commercio spray antipulci per ambienti da utilizzare per liberarsi da larve e uova eventualmente presenti nella vostra casa o nella cuccia. La scelta di prodotti di questo tipo dovrà essere effettuata con attenzione, poiché alcuni di essi potrebbero rivelarsi dannosi per altri piccoli animali presenti nell’ambiente domestico, nonché per il cane stesso. In caso di necessità. Il nostro consiglio è di rivolgersi all’utilizzo di prodotti spray a base di ingredienti naturali.

9) Trappola antipulci fai-fa-te

Una trappola antipulci fai-da-te può essere realizzata ponendo nelle vicinanze dei luoghi maggiormente interessati dalla presenza dei parassiti una ciotola contenente acqua e sapone. E’ consigliabile esporre la ciotola all’aperto, alla luce del sole. Le pulci, attirate dal calore e dalla luce, rimarranno intrappolate. Nel caso di ambienti interni, è possibile sostituire alla luce solare con una lampada da puntare in direzione della ciotola.

10) Olio di neem e aceto

L’olio di neem può essere acquistato in erboristeria ed utilizzato da applicare puro in gocce sul pelo del cane. L’olio di neem ha proprietà antisettiche ed allontanerà le pulci per via del suo odore sgradevole. Esso viene utilizzato anche per la preparazione di trattamenti di bellezza o applicato sulla pelle per combattere le rughe. Potrà dunque essere utilizzato anche per scopi differenti una volta esaurita la sua utilità contro le pulci. Anche l’aceto di vino bianco è indicato per allontanare le pulci e potrà essere applicato sul pelo del cane dopo essere stato diluito con dell’acqua e spruzzato su di un panno morbido.

Spariti centinaia di piccioni viaggiatori. Ma qual’è la causa?

In Inghilterra si è recentemente assistito ad un vero e proprio mistero riguardante lascomparsa di centinaia di piccioni viaggiatori, selezionati e addestrati nel corso del tempo per essere in grado di percorrere una determinata distanza e di fare in seguito ritorno al punto di partenza. La zona di scomparsa incriminata, già teatro in precedenza di simili avvenimenti, è stata battezzata “Birdmuda Triangle”.
 
Il Telegraph ha riportato come nelle scorse settimane da uno stormo formato da 232 piccioni partito da Thirsk, nello Yorkshire, abbiano fatto ritorno soltanto 13 esemplari. L’avvenimento tuttora inspiegabile non fa altro che coronare un’estate interessata dalla scomparsa di altre decine di piccioni viaggiatori proprio nella medesima area. I primi smarrimenti di piccioni sarebbero cominciati già nel mese di aprile.
Ora si starebbe valutando se porre fine ai loro voli nella medesima zona, fino a che non saranno state individuate le cause della loro scomparsa. L’area incriminata è stata collocata tra le località di Thirsk, Wetherby e Consett. Gli esperti stanno al momento valutando le motivazioni della scomparsa dei piccioni, che potrebbero aver perso di vista la rotta conosciuta per motivi differenti.
I piccioni potrebbero essere stati disorientati dai fenomeni meteorologici estivi, caratterizzati da piogge improvvise, oppure dagli elevati livelli di intensità dell’attività solare delle ultime settimane, che avrebbe potuto influire sui campi magnetici; sotto accusa anche i segnali rilasciati dalla Menwith Hill Spy Base, una stazione di monitoraggio elettronico nei pressi di Harrogate. Riguardo alle piogge, i piccioni avrebbero potuto cambiare rotta appositamente per evitarle, in quanto il loro piumaggio non sarebbe particolarmente adatto a sopportare le precipitazioni.
Un altro fattore potrebbe essere legato alla liberazione in contemporanea nel corso della stessa giornata di differenti gruppi di piccioni, che avrebbero potuto spingersi l’un l’altro fuori rotta, dopo essersi incontrati in volo e riuniti. La liberazione dei piccioni viaggiatori in Scozia ed Inghilterra rappresenta un vero e proprio sport per numerosi appassionati.
Che i volatili fossero semplicemente alla ricerca di uno spiraglio di libertà?